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HIMOROGI - Blu-ray+dvd release in USA / UK
MAY 12, 2015
NEW Bluray+Dvd release by Arrow Films, in USA and Uk, of The Strange Case of Dr Jekyll and Miss Osbourne, a film by Borowczyk. This special edition includes Himorogi, the shortfilm made in homage to Borowczyk by Marina and Alessio Pierro.
Himorogi (2012) ITA - Shortfilm 17min - color/bn - aspect ratio: 1.33:1
Directed by Alessio Pierro and Marina Pierro
Music by Bernard Parmegiani
Cinematography, set-design, Stop-motion, editing: Alessio Pierro
Himorogi is a place where the harmonious union between nature and spirit is celebrate, a sacred space in which the universal soul resides and is commemorated with votive ceremonies. The tribute to art and cinema Walerian Borowczyk fits symbolically in an overlap between the fence and the divine abode of the unconscious, expressed here for reports of images, sounds, faces, objects and mechanisms, where time and space are dilated and flow from the invisible to the real, immanent to the transcendent.
Himorogi è un luogo dove si celebra l’unione armonica tra natura e spirito, uno spazio sacro in cui l’anima universale risiede e viene ricordata con cerimonie votive. L’omaggio all’arte e al cinema di Walerian Borowczyk si inserisce simbolicamente in una sovrapposizione tra il recinto divino e la dimora dell’inconscio, qui espressa per rapporti di immagini,suoni, volti, oggetti e meccanismi, dove il tempo e lo spazio si dilatano e fluiscono dall’invisibile al reale, dall’immanente al trascendente.
HIMOROGI
NOVEMBER 9, 2012
OFFICIAL SELECTION ROME INTERNATIONAL FILM FESTIVAL 2012
(2012) ITA - Shortfilm 17min - color/bn - Super8(Kodak)/HDV (projection:DCP) - aspect ratio: 1.33:1
Directed by Alessio Pierro and Marina Pierro
Music by Bernard Parmegiani
Cinematography, set-design, Stop-motion, editing: Alessio Pierro
Himorogi is a place where the harmonious union between nature and spirit is celebrate, a sacred space in which the universal soul resides and is commemorated with votive
ceremonies. The tribute to art and cinema Walerian Borowczyk fits symbolically in an overlap between the fence and the divine abode of the unconscious, expressed here for
reports of images, sounds, faces, objects and mechanisms, where time and space are dilated and flow from the invisible to the real, immanent to the transcendent.
Himorogi è un luogo dove si celebra l’unione armonica tra natura e spirito, uno spazio sacro in cui l’anima universale risiede e viene ricordata con cerimonie votive. L’omaggio all’arte e al cinema di Walerian Borowczyk si inserisce simbolicamente in una sovrapposizione tra il recinto divino e la dimora dell’inconscio, qui espressa per rapporti di immagini,suoni, volti, oggetti e meccanismi, dove il tempo e lo spazio si dilatano e fluiscono dall’invisibile al reale, dall’immanente al trascendente.
***SCREENING***
PREMIERE: 12 Novembre ore 20:00 - MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo
via Guido Reni, 4/a Roma - pubb. | accr
AMOR SACRO: SANT'ANNA RIVISITATA
11 maggio - 14 luglio 2013
Sabato 11 maggio 2013 alle 18.30 inaugura al Museo Civico di Castelbuono (PA), nelle Ex Scuderie del
Castello Comunale dei Ventimiglia la mostra collettiva “Amor Sacro: Sant’Anna ri-visitata. Artisti contemporanei sull’iconografia di Sant’Anna”.
Balsamo, Botticelli, Di Silvestre, Lamberti, Messori, Morales, Moretti, Pierro, Tulli, Westerman.
Il progetto nasce dalla collaborazione di Interno Ventidue Arte Contemporanea, impegnata da anni nella diffusione dei linguaggi artistici contemporanei, con la Direzione del Museo Civico. L’idea, sviluppata dal curatore della mostra Luca Barreca, intende proporre agli artisti coinvolti il confronto con l’iconografia di Sant’Anna. Cosa significa oggi dare un tema iconografico “sacro” ad un’artista?
Lontano il tempo delle grandi committenze ecclesiastiche,dell’orientamento iconografico e iconologico all’interno del quale la creatività del genio trovava una propria via, l’artista contemporaneo almeno dalla fine del XVIII sec., si confronta con la sacralità della propria arte piuttosto che con il sacro formale.
Cosa produce il genio creativo “libero” dal binario dei contenuti imposti da una gerarchia o da una autorità, rispetto a una Santa della Chiesa Cattolica? La figura di una santa è storia, è mitologia, è soprattutto imago espressa della devozione di un popolo, di una comunità.
In occasione del Centenario della donazione del Teschio alla collettività castelbuonese, è questo il presupposto del progetto sulla ri-visitazione di S. Anna: una “visita” contemporanea, nel luogo dove dal 1454 si rende l’omaggio, sia esso di fede religiosa o di curiosità storica, alla reliquia della Santa.
Gli artisti coinvolti in questo progetto sono chiamati a interpretare il sacro, la donna divenuta Santa, a leggere fra le righe della storia, a percepire la devozione dentro e fuori di sé.
Dieci gli artisti chiamati a questa sfida estetica: Domenico Balsamo, Veronica Botticelli, Mauro Di Silvestre, Lucia Lamberti, Rosetta Messori, Ernesto Morales, Gianni Moretti, Alessio Pierro, Francesca Tulli, Dirk Westermann; personalità molto diverse per formazione artistica e linguaggio espressivo, sono stati invitati a studiare e sedimentare l’iconografia tradizionale della Santa e la storia che lega la reliquia al luogo in cui è conservata, il Castello, per realizzare un’opera ad hoc.
(...)L'annuncio della maternità è il tema di Hannah di Alessio Pierro che mostra la Santa di spalle mentre si avvia verso l'Annuncio dell'Angelo che le apparirà a ridosso di un albero d'alloro. L'olio intriso di luce tintorettiana svela i dettagli di un ambiente scenografico e simbolico. Il pavimento bicromo dell'interno dell'abitazione si sovrappone allo scorcio del muro esterno, contrapposizione volta a cogliere il percorso dello spirito e del corpo in una visione ideale. I frammenti di un edificio classico sullo sfondo riconducono all'iconografia tradizionale delle natività in cui simboleggiano il paganesimo in rovina e il trionfo dell'incarnazione. Hannah s'incammina senza il corpo fisico, adornata da un velo sposalizio che si modella sulla sua presenza invisibile.(...) Luca Barreca
METAMORPHOSES
23 settembre, 2011
METAMORPHOSES - ALESSIO PIERRO
Galleria Consorti - Via Margutta 52a - Roma
A cura di Virginia Blake e Giancarlo Guarnieri
Venerdì 23 settembre, alle ore 18.30, la Galleria Augusto Consorti inaugura l’esposizione personale di Alessio Pierro dal titolo METAMORPHOSES, a cura di Virginia Blake e Giancarlo Guarnieri.
In mostra una decina di opere olio su tela e tavola di grandi e piccole dimensioni, e circa trenta lavori realizzati con inchiostri e pigmenti su carta, dove le “mutazioni di forma” assumono un ruolo dominante e ne sintetizzano la più recente produzione.
Nel nuovo ciclo ritroviamo “La liquidità del suo colore ad olio, le terre calde e cupe, le trasparenze e velature sapientemente cercate ed ottenute. L'atmosfera di reverie che emana dalle sue opere in cui l'aria, l'acqua, la terra ed il fuoco ci parlano di un mondo interiore terribilmente legato alla Natura, al corso del tempo, alla durezza del reale e al balsamo che l'arte porta all'osservatore attento e sensibile.” (G. Guarnieri).
“Emergono così misteriose figure antropomorfe dalle inquietanti movenze: teste, mezzi busti o corpi interi che si deformano, colano, esplodono nello spazio. Sono scarnificazioni di fattezze umane, dove le parti corporee si ricompongono in altre forme: scapole che divengono ali, colonne vertebrali che perdono gli arti fluttuando nello spazio, in una tensione in bilico con la disgregazione. Esseri primordiali, dall’incerta natura e dalle forme mutevoli, espressioni della forza nascosta nell’intimo dell’animo umano.” (V. Blake).
La mostra è Patrocinata dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale e dal Municipio Roma Centro Storico.
Dal 23 settembre al 2 ottobre 2011
Galleria Augusto Consorti - Via Margutta 52a, Roma
Da lunedì a sabato: 10.30 13.00 - domenica: 10.30 13.00
Tel. +39 06 3614053 - www.galleriaconsorti.it - info@galleriaconsorti.it
ALLA LUCE DELL'OMBRA
May 5, 2008 - May 15, 2008
ARTEMISIA ART GALLERY - Monaco
Alla luce dell’ombra, (To the light of shadow), is the poetic title of the show accommodated by Artemisia Art Gallery - World’s Artists of Monaco. Another expert pun from the evocative meaning created by the artist re-enforcing his search through images in motion, put on canvas by means of mental trial in use of colours of light and shadow. Within these conditions, these are also added by: Aggregation and the atomistic disintegration, actions to reproduce the images of things that accompany the perceptible matter; the empty and the full: the worrying presence of emptiness, the manifesting dark side of existence. The movement and light therefore disintegrate the materiality of the bodies, until given back to the untouchable voids; its “recomposition” risqué image to a cultured use of shadows.
The light projects shadows and dampens then to very thin light becoming transparent. This technique rebuilds detail but fractures the most obvious ones. In this depicts Pierros’ paintings reveals itself in a deepening carried out by the artist aside of his actual research.
The light that illuminates shadow, “a visible darkness” lightened by flashes that bind indissolubly light from what makes the other meet.
This factor unavoidably leads us to the floater, trouble of the awkward vision, to the presence of mobile bodies, which are interposed between the subject and the retina, generating the insight represented in the Pierro’s works.
The floaters are manifested to every motion of the eye, in form of a visible filament in any condition of light and, often, when the eyes are closed. Pierro explains: “The floaters are significantly present in all we observe; hence the disintegration of the image in a space, deriving from the vision left behind”.
The floaters are therefore a real filament, present, going through an image from what the artist constantly sees.
A section of the show is dedicated to masks. They are not citations, but rather icons, where images represent what humanly remains of them.
Once again the artist analyzes the empty and the full, the images in motion from the empty orbits to and from the enigmatic expressions. A dramatic and inescapable sight of human condition.
Monday 5 may 2008
May 5, 2008 - May 15, 2008
h 18-21
Artemisia Art Gallery
5, Rue Princesse Caroline, (Port Hercule)
98000 Monaco
SEEDS: THE ECOART SHOW
4 Giugno, 2010
Venerdì 4 giugno alle ore 18.00 inaugura la mostra SEEDS: The EcoArt Show, primo evento espositivo della piattaforma EcoArt Project, organizzata da Fortunato Productions e Associazione Art For Promotion, in collaborazione con Interno Ventidue Arte Contemporanea.
Contest 2010, vede come Main Sponsor Acea Spa, che ha sposato il progetto con l’intento di focalizzare l’attenzione degli artisti sull’importanza del ciclo dell’acqua, in tutte le sue fasi, comprese quelle in cui l’uomo è chiamato ad intervenire con le sue tecnologie, al fine di preservare il futuro del pianeta. La mostra è organizzata in collaborazione con Interno Ventidue Arte Contemporanea, che esporrà opere di Lucilla Catania, Dirk Westermann, Alessio Pierro, Paolo Porelli, Rosetta Messori e Ernesto Morales.
EcoArt Project è la piattaforma creativa, ideata da Pino Fortunato nel 2009, con l’obiettivo di ricercare e promuovere la Green-Art, intesa come produzione artistica ispirata a tematiche di eco-sostenibilità. In occasione dell’evento SEEDS: The EcoArt Show sarà infine pubblicato il primo numero del progetto editoriale EcoArt Book, con il catalogo This is The EcoArt Book One 2009, che racchiude il meglio di un anno di attività.
Vernissage Venerdì 4 giugno ore 18.00 – 22.00
Aranciera delle Serre di San Sisto
Via Valle delle Camene, 14 - Roma
Mostra aperta anche Sabato 5 e Domenica 6 ore 16.00 – 22.00
L'INFERNO IN TESTA E IL PARADISO NEL CUORE
14 dicembre, 2010
In scena al Teatro Sala Uno dal 14 al 19 dicembre 2010 "L'inferno in testa il paradiso nel cuore" non è solamente uno spettacolo teatrale, ma un progetto di Roberto Fornara (neuropsichiatra e psicoterapeuta), Fabrizio Raggi, e Alessio Pierro, in cui viene ben integrata la recitazione con le arti visive (durante la messa in scena, sullo schermo retrostante scorrono immagini riguardanti le opere pittoriche di Alessio Pierro).
Anime in viaggio, rilette attraverso la drammaticità dell' Inferno, passando per le tormentate melodie del Purgatorio, fino alle sinfonie del Paradiso. In tutto questo si fonde la modernità, il suo carattere ambivalente, il senso che ha avuto per l'umanità, il suo imprimersi nella cultura occidentale, l'individuo, lasciato a se stesso, è in completa balia delle forze dominanti. La relazione soggetto-ragione, l'individuo che esce da se stesso e parla all'altro e solo allora diviene libertà, solo allora crea davvero se stesso.
Lo spettacolo "L’inferno in testa e il paradiso nel cuore" tratta il tema della riaffermazione del proprio io dopo il passaggio dall’autodistruzione. Da l’inferno nel purgatorio verso il paradiso, come tappe di una crescita interiore e di una catarsi psichica. Il grido di un uomo che pone domande, cerca risposte attraverso sogni, letteratura, scienza e arte. Alla ricerca del nostro io velato e svelato da Dante, con l’acutezza del genio e la lungimiranza del profeta. La Divina Commedia come una macchina del tempo, ci accompagna tra i meandri della psiche e tra le pieghe dell’anima sospesa tra ambizioni e contraddizioni.
L'INFERNO IN TESTA IL PARADISO NEL CUORE
Testi di : Roberto Fornara e Fabrizio Raggi
e canti tratti dalla Divina Commedia di Dante Alighieri
Scenografie e opere pittoriche proiettate. Alessio Pierro
Regia. Fabrizio Raggi
dal 14 al 19 dicembre 2010
TEATRO SALA UNO
P.zza di Porta S. Giovanni 10 - Roma
MOVIMENTALI
June 22, 2005
Alessio Pierro - MoviMentali
Galleria H.L. Roma - A cura di G. Calò
The exhibition introduces to the public the large canvas work made in 2005 which synthesize the experience Pierro's artistic research.
In an age in which the reproducibility of an image takes advantage of advanced mass media, Pierro gives a new perception of the reality through the still image that is the reading key of his works. The artist theorizes in his pictures the simultaneous use of the multiple artistic languages, from painting to photography, cinema to video, aimed at constructing images in motion. The canvas, painted in oil, show a photographic freeze of an action together with its movements in sequence.
From Nadar to Man Ray to Bragaglia, in order to name only some absolutely outstanding masters of photography, the art of portrait has played a fundamental role. Pierro represent human figure in a new reality. With an acute perception of images, Pierro's characters "eat" the scenography, and what remains is the affirmation of the human body and the movement they evoke.
Movimentali is the last expression of Pierro's artistic path. Synthesized in the twofold neologism of "mental" and “movements" Pierro's works represent a still reality given to the public in its dynamic continuity in space. They are not illustrative, they do not tell a story, they are images frozen on the canvas by means of a mental process that takes advantage of colour and of light in order to represent the trail left by the body leaves in space. The artist escapes from the static nature of the bi-dimensional image. The resulting idea is the representation of figures moving in front of the viewer.
L’esposizione presenta al pubblico tele di grandi dimensioni realizzate nel 2005 che ben sintetizzano l’esperienza della ricerca artistica di Pierro.
In un’epoca in cui la riproducibilità di un’immagine si avvale di mezzi di comunicazione di massa sempre più avanzati, Pierro dà una nuova percezione della realtà attraverso dei fermo immagine che sono la chiave di lettura delle sue opere. L’artista teorizza nei suoi quadri l’uso simultaneo dei molteplici linguaggi artistici, dalla pittura alla fotografia, dal cinema al video, al fine di costruire immagini in movimento. Le tele, realizzate ad olio, hanno un taglio fotografico atto a congelare un’azione scandita da una serie di movimenti in sequenza.
Da Nadar a Man Ray a Bragaglia, per citare solo alcuni fotografi assolutamente particolari, l’arte del ritratto ha giocato un ruolo fondamentale. Pierro qui gioca la carta della rappresentazione della figura umana in una nuova realtà. Acutissimo percettore di immagini, i suoi personaggi “mangiano” la scenografia, ciò che ne resta è l’affermazione del corpo umano e del movimento che ne scaturisce.
Movimentali è l’espressione ultima del percorso artistico di Pierro. Sintetizzate nella duplice parola di “movimenti” e “mentali” le opere di Pierro rappresentano una realtà bloccata e ridata al pubblico nella sua continuità dinamica nello spazio. Non sono illustrative, non raccontano una storia, sono immagini fermate sulla tela mediante un processo mentale che si avvale del colore e della luce per rappresentare la scia che lascia il corpo nello spazio. L’artista sfugge così dalla staticità dell’immagine bidimensionale, l’idea che ne consegue è la rappresentazione di personaggi che si muovono di fronte allo spettatore.